Un nuovo anno

Capodanno.

Ogni anno trovare qualcosa di nuovo da fare è una sfida sempre più ardua. Quest’anno, all’ultimo minuto, abbiamo avuto la possibilità di essere ospitati in Val d’Aosta, a pochi chilometri da Morgex, sotto la catena del Monte Bianco. Giusto un paio di notti, a cavallo tra l’anno vecchio ed il nuovo. Mentre si definivano i dettagli, il fotografo in me non stava più nella pelle. Solo l’idea di trovarmi, in inverno, al cospetto delle Alpi, sotto le cime innevate più alte d’Europa, era sufficiente a rendermi impaziente ed eccitato.

Sistemata la spesa e tutto il necessario per il cenone tra amici, e fatto un breve giro per cercare un punto panoramico nei dintorni, ho preparato il necessario per uscire all’alba prima di dedicarmi ai festeggiamenti per il nuovo anno.

Dopo poche ore di sonno, la sveglia. Striscio fuori dal divano letto e cerco di non svegliare nessuno, mi vesto ed esco. Fuori è ancora buio ma il cielo si sta rischiarando, cominciano a vedersi le sagome di edifici e oggetti. Il freddo è pungente, la bottiglietta d’acqua lasciata in auto dal giorno precedente è un unico blocco di ghiaccio. Dopo un breve tragitto che mi porta a 1600 metri di quota, ed un piccolo tratto a piedi raggiungo un punto panoramico meraviglioso. Sistemo velocemente il treppiede, preparo la Nikon e monto il porta filtri. E attendo. Sono ben vestito, non temo il freddo… tranne per i piedi. Cammino avanti e indietro, per tenerli il più possibile caldi. Non mi scoraggio, il paesaggio che lentamente prende corpo davanti ai miei occhi mi ripaga di questo piccolo fastidio. Mi godo ogni momento. Fino al momento in cui la punta del Monte Bianco si accende di rosa. E’ il momento per cui sono lì. Sistemo con cura le impostazioni ed il filtro GND, aspetto ancora qualche istante e scatto. Meraviglioso.

Cominciare in questo modo l’anno nuovo è il miglior regalo che potessi farmi, e senza dubbio il miglior proposito per questo 2017: uscire di più, trascorrere più tempo in mezzo alla natura, vedere più volte possibile il sole sorgere. Buon anno!

I primi raggi del nuovo anno illuminano il Monte Bianco

PS: nonostante le cime più alte innevate e la passeggiata sulla neve in Val Ferret, questo piccolo break tra le montagne mi ha purtroppo dato da pensare. Poche e scarse nevicate e temperature così alte soprattutto in quota (come indicato nel rapporto Nimbus), con fenomeni persistenti causati dall’inversione termica, non sono sicuramente ottime notizie. Non è un problema solo delle nostre Alpi, o del nostro territorio. Secondo la NASA e la NOAA, infatti, il 2016 è stato l’anno più caldo da quando si registrano le temperature (1880). Le conseguenze, se non si farà qualcosa immediatamente, non saranno piacevoli. Tuttavia, mi sembra che molta gente prenda ancora questi dati come allarmismi di un futuro lontano o sensazionalismi. Ma la realtà è che il cambiamento è già in atto.

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